Le start-up sono ambienti unici nel panorama del lavoro contemporaneo: agili, ambiziose, spesso informali, ma anche caratterizzate da ritmi serrati e sfide continue.
In questo contesto così fluido, la coesione del team diventa un fattore cruciale per il successo. Non basta avere buone idee o competenze tecniche: è fondamentale costruire un gruppo di persone capace di lavorare insieme in modo efficace, condividere la visione aziendale e adattarsi ai cambiamenti.
Ed è qui che entra in gioco il team building.
La necessità di creare legami solidi in un contesto fluido
Le start-up nascono e crescono in condizioni di incertezza: le strategie si evolvono, i ruoli si adattano, le priorità cambiano spesso.
I team, soprattutto nelle prime fasi, sono ristretti e composti da persone che devono assumersi molteplici responsabilità, con un carico di lavoro intenso.
Questo clima, se da un lato stimola l’iniziativa e la creatività, dall’altro può mettere a dura prova la tenuta dei rapporti interpersonali e la motivazione.
In uno scenario del genere, il team building non può essere considerato un’attività accessoria o un momento ricreativo fine a sé stesso. Al contrario, diventa uno strumento strategico per consolidare le relazioni, facilitare la comunicazione, e costruire un senso di appartenenza che vada oltre il semplice “lavorare insieme”.
Il team building come leva strategica di crescita
Un’attività di team building ben progettata nelle start-up risponde a più obiettivi contemporaneamente. Rafforza la fiducia tra colleghi, migliora il coordinamento, favorisce il confronto costruttivo e contribuisce a formare una cultura aziendale condivisa.
Inoltre, permette di individuare e valorizzare le soft skills che spesso non emergono nel lavoro quotidiano: capacità di ascolto, leadership, problem solving, empatia.
Nelle start-up, dove le gerarchie sono spesso orizzontali e i ruoli meno codificati, la collaborazione efficace si basa sulla qualità delle relazioni.
Il team building può essere la chiave per superare barriere comunicative, prevenire conflitti e generare quel clima di fiducia che rende possibile lavorare in modo sinergico anche sotto pressione.
Attività mirate per contesti in rapida evoluzione
A differenza delle grandi aziende, nelle start-up le attività di team building devono essere snelle, agili e ben contestualizzate.
Non sempre è necessario organizzare eventi complessi o costosi. Anche piccole azioni, come sessioni di brainstorming aperto, giornate di co-working fuori sede o momenti informali di condivisione, possono produrre effetti significativi se pensate con attenzione.
Nel tempo, man mano che l’azienda cresce, può essere utile strutturare interventi più articolati: workshop sul lavoro in team, ritiri aziendali per riallineare visione e valori, o esperienze immersive che stimolino la cooperazione in contesti non convenzionali.
L’importante è che ogni attività risponda a un bisogno reale del team e sia coerente con l’identità della start-up.
Il ruolo chiave dei leader e la cultura della partecipazione
Affinché il team building sia davvero efficace, deve essere supportato dalla leadership.
I founder e i manager hanno il compito di promuovere attivamente una cultura dell’ascolto, del confronto e della crescita collettiva.
Non si tratta solo di organizzare eventi, ma di costruire quotidianamente un clima in cui ogni persona si senta parte integrante del progetto.
Anche il coinvolgimento diretto del team nella scelta e nella progettazione delle attività è fondamentale. Un team building imposto dall’alto rischia di essere percepito come un obbligo, mentre un’attività nata da un bisogno espresso dalle persone stesse può diventare un momento realmente trasformativo.
Un esempio: il caso Miniclip
Miniclip è un’azienda che sviluppa, pubblica e distribuisce flash game e rappresenta uno dei maggiori siti (tra l’altro disponibile in 16 lingue) di giochi internet del genere.
Agli inizi, Miniclip ha pubblicato giochi come Pac-Man ed altri titoli importanti, che non sono più presenti nel sito.
A dicembre 2016, Miniclip ha superato un miliardo di download per la maggior parte dei giochi, che sono disponibili anche sotto forma di applicazioni per: Android, iOS e Windows Phone.
A marzo 2022 Miniclip ha annunciato di aver raggiunto 4 miliardi di download, di cui il gioco 8 Ball Pool ne rappresenta un miliardo.
Miniclip rappresenta perfettamente quanto detto in questo articolo: crede fortemente nel valore delle persone e tra le diverse politiche HR attive c’è l’organizzazione di un’esperienza calendarizzata una volta ogni mese dell’anno.
Queste esperienze sono di diversa natura: dalla presenza di testimonial (spesso legati alle tematiche dei giochi da loro sviluppati) a serata dove i partecipanti possono giocare a diversi giochi da tavolo, a serate di team building.
Stiamo parlando nello specifico dell’ufficio Miniclip di Genova, dove ci sono circa 100 dipendenti.
Le iniziative non finisco qui: infatti ogni mese c’è anche la serata Movie Night e ogni giovedì una serata degustazione.
In un contesto molto giovane, le persone possono esprimersi al meglio sia dal punto di vista dei propri talenti sia dal punto di vista personale.
Questa alchimia l’abbiamo “toccata con mano” a fine del mese di Marzo, quando siamo stati chiamati per realizzare direttamente nei loro uffici il team building “Il tallone di Achille” (un’escape box murder).
Il gruppo è risultato molto partecipativo, fortemente predisposto del teamwork e al problem solving…
Davide Lentini, Managing Director di Teambuilding Experience, ha dichiarato: “È stato emozionante veder lavorare i team in quella maniera. C’era una sintonia, una leggerezza e una totale capacità di lavorare in team che difficilmente vediamo nelle attività di team building… complimenti doppi!”.





Conclusione: costruire squadre, non solo prodotti
In un ambiente dinamico e competitivo come quello delle start-up, il successo non dipende solo dalla qualità del prodotto o del servizio offerto, ma dalla capacità del team di lavorare in modo coeso, adattarsi al cambiamento e affrontare le difficoltà insieme.
Il team building, se ben integrato nella cultura aziendale, non è un lusso né un passatempo: è una leva strategica per far crescere l’azienda partendo dalle persone. Perché una start-up di successo, prima ancora che un’idea vincente, è una squadra solida.
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