ManagerOnline.it ha pubblicato nei mesi scorsi un articolo che riporta i risultati di un sondaggio sulla scarsa importanza che danno un campione di dipendenti del gruppo britannico di Vodafone relativamente all’efficacia del team building sulle performance lavorative.
Il nostro staff non si trova ovviamente d’accordo con diversi aspetti riportati nell’articolo. Di seguito riportiamo il link dell’articolo e il nostro commento.
Leggi articolo: www.manageronline.it/articoli/vedi/5639/team-building-aziendale-una-perdita-di-tempo
La nostra opinione riportata su ManagerOnline.it:
Mi trovo in totale disaccordo su quanto riportato dall’articolo se non altro perché posso portare la mia diretta esperienza con il gruppo aziendale in questione avendo organizzato per la sede italiana in questi ultimi anni diversi team building. I diversi manager conosciuti in questi anni hanno, infatti, espresso sempre grande sensibilità ai messaggi e i risultati che le attività di team building possono portare all’interno del loro gruppo. Devo dire che lo stesso entusiasmo l’ho sempre riscontrato anche nei partecipanti stessi contrariamente a quanto detto dai loro colleghi inglesi.
Credo molto in questo lavoro e mi spiace leggere frasi tipo “ … il team building aziendale, una pratica in voga in certi ambienti delle risorse umane …” o “… essere coinvolti loro malgrado in sessioni forzose di team building organizzate dalla direzione aziendale …”.
Il team building, dal mio punto di vista e da quello di tutto lo staff di TEAMBUILDING EXPERIENCE, non deve essere considerato una “pratica in voga” ma una metodologia, un approccio formativo che ha come obiettivo creare il gruppo o migliorare le sue dinamiche o ancora aumentare le sue performance. È proprio su quest’ultimo aspetto che ci tengo a sottolineare che il team building può fare molto. Al giorno d’oggi, infatti, è ormai riconosciuto da tutti che l’azienda non è il semplice risultato del lavoro dei singoli dipendenti. Il successo di un’impresa si determina soprattutto investendo sulle persone. L’approccio metodologico del team building interviene proprio su di loro e sul gruppo a cui fanno parte. Il benessere dei dipendenti, quindi, non è determinato solo dai servizi e dagli ambienti che l’azienda mette a disposizione (comunque importanti e fondamentali) ma dal clima che c’è nel gruppo, dall’energia che circola al suo interno e dall’emozione gruppale.
Sono aspetti molto importanti e mi rendo conto che non tutti i manager hanno ancora capito e condiviso appieno. Infatti spesso in Italia si utilizza il team building come alternativa all’animazione. Facendo questo lavoro da anni ho visto molte di queste situazioni. Molto dipende anche dal fatto che sono nate molte società che si spacciano per professionisti del team building quando invece non lo sono. Molti miei colleghi non hanno un curriculum che li qualifica come teambuilder professionisti ma propongono continuamente attività che spesso non sono altro che intrattenimento. Se tutto questo è quello che vivono i dipendenti inglesi di Vodafone, allora mi trovo d’accordo con loro: meglio non fare team building.
L’articolo, però, non riporta nessun tipo di dato, non si capisce queste persone che attività hanno fatto, come sono state a loro proposte e che tipo di formazione avevano coloro che le hanno condotte. Indubbiamente non bisogna commettere l’errore di non tenere in considerazione nulla del messaggio di questo articolo. Il sondaggio porta a galla credo una insoddisfazione che però penso debba essere capita un po’ più nel profondo indagando all’interno della realtà inglese di Vodafone (cosa ovviamente non fattibile per noi) e non nella inefficacia del team building che, non dobbiamo dimenticarlo, è utilizzato in tutto il mondo e in tantissime realtà aziendali da tanti anni.
Dopo aver letto questo articolo concludo il mio commento impegnandomi ancor di più nel mio lavoro e nella continua crescita della mia formazione credendo molto nella forza e nel potere del team building.
Davide Lentini – managing director di TEAMBUILDING EXPERIENCE