Team Sailing: Cannondale-Garmin in barca a vela nei Caraibi

TEAM SAILING: CANNONDALE-GARMIN IN BARCA A VELA NEI CARAIBI

Quattro giorni sulle isole vergini britanniche. Della squadra fanno parte cinque italiani: Bettiol, Formolo, Marangoni, Moser e Villella. Con loro Martin, Hesjedal e Talansky.

Ventisette ciclisti provenienti da 14 Paesi in barca a vela. È la formazione della neonata Cannondale-Garmin Pro Cycling di cui fanno parte Alberto Bettiol, Davide Formolo, Alan Marangoni, Moreno Moser e Davide Villella. Il primo raduno partirà da Wilton in Connecticut, sulla costa orientale degli Stati Uniti, per poi spostarsi nei Caraibi sulle isole vergini britanniche, in particolare sull’isola di Tortola. Qui i ciclisti effettueranno il team building (team sailing) andando in barca a vela per quattro giorni. Ma non solo: nel programma sono previste anche sessioni di nuoto ed escursioni.

DIFFICOLTÀ — “Come il ciclismo anche la vela è uno sport di squadra”, ha detto Jonathan Vaughters, amministratore delegato della Slipstream e del team. “L’idea della vela e della vita a bordo è di sottrarre i ragazzi dai comfort quotidiani e farli conoscere l’uno con l’altro e lavorare insieme in circostanze difficoltose. Avranno bisogno di aiutarsi l’uno con l’altro come gli succederà durante la stagione di corse”.

GIOVANI E ESPERTI — Il team affianca a giovani talenti come Bettiol, Formolo, Matej Mohoric e Joe Dombrowski, corridori di esperienza come Dan Martin, Ryder Hesjedal, Ramunas Navardauskas e Andrew Talansky.

IL ROSTER — Ecco la formazione completa: Janier Acevedo, Jack Bauer, Alberto Bettiol, Nathan Brown, André Cardoso, Tom Danielson, Joe Dombrowski, Davide Formolo, Nathan Haas, Lasse Hansen, Ryder Hesjedal, Alex Howes, Ben King,,Ted King, Kristjian Koren, Sebastian Langeveld, Alan Marangoni, Dan Martin, Matej Mohoric, Moreno Moser, Ramunas Navardauskas, Kristoffer Skjerping, Tom Jelte Slagter, Andrew Talansky, Dylan Van Baarle, Davide Villella, Ruben Zepuntke.

 

Tratto da Gazzetta.it

Il commento di TEAMBUILDING EXPERIENCE:

L’esperienza in barca a vela diventa un momento essenziale e particolarissimo per mettere alla prova le capacità di ogni singolo membro del gruppo  e del team stesso. Con queste parole Davide Lentini, AD di Teambuilding Experience, esprime la sua opinione sul concetto metaforico presente dietro il team sailing e l’utilizzo della barca a vela come mezzo per rafforzare lo spirito e le dinamiche di un team.

Condividendo appieno le parole riportate sopra di Jonathan Vaughters, sottolinea che “l’aspetto relazionale viene naturalmente esaltato e potenziato dal contesto nuovo e sfidante, in un clima coinvolgente ed emozionante. Infatti, l’attività velica serve a dare uno stimolo per scoprire le proprie risorse inesplorate, la propria resistenza al cambiamento, uscendo così dalla propria zona di comfort e mettendosi alla prova in situazioni sfidanti.
In barca è fondamentale dividersi i compiti e definire i singoli ruoli e anche nel caso di passeggeri/spettatori non c’è mai una partecipazione passiva, proprio per la globalità dell’esperienza intesa sia in termini sensoriali che relazionali”.

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